giovedì 11 dicembre 2014

Mi piace

Mi piace viaggiare in treno, perché si fanno sempre incontri particolari. Immagino le storie di chi è seduto vicino a me e di chi attira la mia attenzione. Vedo dei fili colorati che s'intersecano col mio e forse, come già mi è capitato, con uno di questi intreccerò un nodo a doppia asola - che si scioglierà solo dopo tanto, tantissimo tempo.
Mi piace viaggiare in treno, osservare fuori dal finestrino e provare la buffa sensazione d'esser ferma, mentre tutto là fuori gira come una trottola mai stanca.
Osservo fuori dal finestrino e lascio andare i pensieri in libertà. E quando i pensieri si fanno più insistenti, mi piace aprire il mio quaderno, togliere il tappo alla biro blu e scrivere. Riuscissi a scrivere alla velocità del pensiero, sarei l'autore più prolifico di tutti i tempi. Inseguo le emozioni ricamando i fogli bianchi con l'inchiostro, tra i quadretti azzurri, con gli occhi ancora pieni di immagini in movimento.

aiquattroventi-treni

Mi piace scender dal treno, camminare lungo i binari e far conoscenza con le nuove stazioni. Mi piacciono le stazioni ferroviarie, anche le più brutte: ognuna ha il suo carattere, la sua gente e le sue regole.
Mi piace uscire dalla stazione ed entrare finalmente in città. Ciao, città. Mi sei mancata.
Scendo dal treno, percorro il binario, esco dalla stazione. Attraverso la strada e lascio che i miei occhi ritrovino i particolari noti e catturino distrattamente le novità. Mi sento bene, mi sento a mio agio: la persona giusta nel posto giusto al momento giusto. Mi sento a casa.
All'improvviso un'emozione avvolgente mi riempie la mente: sono felice di essere qui, in città, da sola. Perché quando passeggio in città da sola coi miei pensieri, tutto è più vivo, lucido e brillante. Tutto è più vero.

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