venerdì 14 aprile 2017

Quelle campane d'Invorio

Questa è la storia delle campane d'Invorio, vista e interpretata da un'invoriese per caso.

C'era una chiesa costruita su una collinetta a guardia del paese: sotto scorreva la strada che attraversa Invorio per unire le sponde del Lago Maggiore con quelle del lago d'Orta. C'erano anche un campanile e un prete innamorato delle sue belle campane.

Le campane suonavano spesso e volentieri:
  • per segnare l'ora - due volte, un minuto prima e un minuto dopo, tanto per esser sicuri (alle 09.59 e alle 10.01, per esempio)
  • per segnare la mezz'ora - tanti rintocchi quante sono le ore e un rintocco a metà
  • per segnare l'inizio e la fine della giornata - la stessa sonata allegra alle 07.30 e alle 20.15

Tutto il giorno era scandito da un pimpante scampanellio, a cui si aggiungevano le sonate speciali:
  • la marcia nuziale - di domenica per i matrimoni in chiesa e di sabato per quelli in municipio
  • le sonate dei dì di festa - santi, patroni, festività religiose e civili
  • le campane a morte - c'è stato un anno in cui ogni giorno si celebravano funerali, 'na tristezza assoluta

C'era, poi, il periodo di Natale: da metà pomeriggio fino a sera, le campane suonavano stentoree tutto il repertorio di inni e carole. Per ore e ore, e pure un po' stonate: impossibile non accorgersene, impossibile sentire altro (anche con le finestre chiuse ermeticamente).

aiquattroventi-invorio-campane


Finché un bel giorno di giugno un fulmine (divino?) le zittì. Che pace! Che gioia per le orecchie! Che silenzio piacevole, quasi irreale!
Il tempo, finalmente libero da ogni rintocco, sembrava prendere nuovi ritmi. I matrimoni risuonavano di risate e auguri sinceri. Le mattine iniziavano col canto degli uccellini e le sere si spegnevano coi giochi dei bambini. La vita procedeva nel migliore dei modi.
Ma durò poco. Il campanaro aggiustò le campane e il prete tornò a gioire del loro suono stonato.

Finché un (altro) bel giorno arrivò un nuovo prete. Forse fu per il suo orecchio sensibile o forse fu per qualcos'altro, ma le campane si fecero più discrete.
Ora suonano per segnare l'ora (solo un minuto prima), la mezz'ora (con un solo rintocco), l'inizio e la fine della giornata (stessi orari, tranne la domenica mattina alle 08.00), le feste religiose, i funerali e qualche matrimonio. Con riserbo e cautela.

La storia cambia, ma le campane stonate rimangono.


Buon vento

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