lunedì 27 febbraio 2017

Di grazia, come nasce il turismo?

Cartoline spruzzate di salsedine, souvenir abbandonati alla polvere, qualche diario di viaggio... Prenotazioni, suggerimenti, travel blog, riviste e trasmissioni televisive, itinerari, pacchetti di servizi tutto incluso... Studi di specialisti, di settore, tecnici, teorici, data base, statistiche... È questo ciò che mi viene in mente se penso al turismo: un gran giro di numeri, soldi, persone, desideri.

Ho sempre una domanda che mi si ripropone ogni volta che penso al turismo: di grazia, come nasce il turismo?

Secondo te, quando è iniziato il turismo? Con la globalizzazione o la diffusione del benessere? Con la Rivoluzione industriale o l'aristocratico Grand Tour?
E, sempre secondo te, dove è iniziato il turismo? In Europa o nelle Americhe? Al nord o al sud? A est o a ovest?

aiquattroventi-turismo-origini

Per rispondere, ti può essere utile un'altra domanda: se questi numeri, soldi, persone, desideri non fossero registrati e noi non li conoscessimo per filo e per segno, il turismo esisterebbe lo stesso?

Certo che sì. 
Che si distingua tra turisti ed escursionisti per motivi economici (meglio un turista di cinque escursionisti!), o tra turisti e viaggiatori sulla base dell'esperienza vissuta (forse basta l'intenzione a trasformare il turismo in viaggio e viceversa?), di sicuro c'è solo questo: il turismo è una pratica umana, un'attività organizzata che risponde ai bisogni delle persone.
La storia dell'umanità è lunghissima - se si contano le epoche delle preistoria, lo è ancor di più: riesci a immaginare da quanti anni siamo turisti su questa Terra?

Buon vento

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