lunedì 11 maggio 2015

La passeggiata ad Arona tra natura e negozi

Quando le domeniche di sole ci colgono impreparati, giochiamo il nostro jolly: una lunga passeggiata da un capo all'altro di Arona, tra il verde e il blu della natura e i colori sgargianti dei negozi.

Ci prepariamo in un battibaleno: scarpe comode, vestiti leggeri, pettorina e guinzaglio. Saliamo in macchina con una certa fretta e abbiamo negli occhi un brillio felice. Mentre scendiamo dalle colline di Invorio, il Baldo sul sedile posteriore fischia di gioia e annusa gli odori di primavera dal finestrino. Sorridiamo tutti: questo giorno di sole è come una piccola vacanza.
Arona è la meta ideale: a dieci, quindici minuti da casa (a prova di impazienza canina), ricca di paesaggi diversi, aspetta solo di essere esplorata e ammirata. Di domenica, è il regno dei turisti. Arrivano con il treno e le macchine, riempiono le vie, si saziano di bellezza e di gelato. Osservano il lago e i suoi giochi di luce e fanno il pieno di energia per la settimana che sta per arrivare.

Di solito scegliamo un percorso circolare, per non perdere nulla di quel che ci offre. La nostra passeggiata inizia all'estremità sud di Arona, nell'area della darsena: un piccolo mondo a parte, fatto di acqua, cielo, barche, cigni e anatre, alberi flessuosi e prati rigogliosi. Proseguiamo sul lungolago fino all'estremità nord di Piazza del popolo: la parte più viva e turistica. Da qui torniamo indietro percorrendo la strada dei negozi, fino alla stazione, poi di nuovo ci immergiamo nella natura e nella sua pace.

aiquattroventi-arona-darsena
Da un capo...
aiquattroventi-arona-piazzadelpopolo
... all'altro.

Prima ci accoglie col luccichio delle onde del lago e l'abbraccio di alberi e prati. Poi ci stordisce con una moltitudine di persone, coppie, famiglie, bambini, cani, un gruppo di bancarelle, le note di musicanti di strada, il rombo delle moto (una sirena, per noi), le chiacchiere incessanti che scivolano l'una nell'altra, i pianti, i guaiti, le risate, le voci un po' alte, il luccichio festoso delle vetrine, i tavolini tondi dei bar, le montagne dolci di gelato, le strade che pian piano si svuotano, le macchine che pian piano liberano i parcheggi e riempiono le strade. Quindi di nuovo il luccichio delle onde del lago e l'abbraccio di alberi e prati, nella luce del tramonto.
Torniamo in collina, gli occhi pieni di bellezza, sulle labbra ancora un sorriso.

Buon inizio di settimana e buon vento!

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